Se acquisto un vestito nuovo a basso costo sto facendo un affare?

Moda a basso costo?
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Se acquisto un capo di abbigliamento nuovo per pochi soldi sto facendo un affare? La domanda ci pone di fronte ad alcuni dei più classici dei dilemmi.
Spesso il consumatore risolve in fretta la faccenda nascondendo a sé stesso i reali costi che un acquisto genera. Sì perché, che siamo noi o qualcun altro a pagarli, i costi di produzione comunque ci sono.

In questo articolo scopriremo che cosa li determina e alla fine vedremo chi li paga.

Acquistare un abito a basso costo non nasconde sempre una fregatura, ma non basta preoccuparsi del dilagare del fenomeno della fast fashion che abbiamo descritto in questo articolo.

Per comprendere il valore di un capo di abbigliamento è utile conoscere tutte le fasi di produzione. Solo così potremo farci un’idea di quanto lavoro ci stia dietro e, di conseguenza se il prezzo sta valorizzando tutto questo sforzo.

Le fasi di realizzazione di un pantalone

  • Ricerca: una delle fasi più importanti è quella che anticipa tutto il lavoro manuale. È il lavoro concettuale e progettuale che passa attraverso la ricerca. Ricerca delle tendenze, dei capi da studiare, della cultura su cui vogliamo basare il gusto e il mood, ricerca dei materiali, degli accessori (bottoni, fibbie, zip, ecc.) e dei tessuti. La ricerca è la fase che condizionerà tutte le successive, sino al prodotto finale. Ecco perché è quella più importante. Una collezione senza buone idee è uno spreco già in partenza.
  • Progettazione: il processo di progettazione inizia con la scelta del tipo di pantalone da creare, lo stile e la taglia. Vengono quindi disegnati i modelli e i cartamodelli necessari per la creazione del pantalone.
  • Prototipazione: prima di iniziare la produzione in serie, viene creato un prototipo del pantalone per valutarne il design, la vestibilità e le funzionalità. Detto anche “tela”, il prototipo può essere realizzato in tessuti meno costosi rispetto a quelli utilizzati per la produzione in serie.
Tela Spirit of St. Louis
Come nasce una collezione di moda: la tela Spirit of St. Louis

Dettagli di una tela durante la prototipazione del pantalone Iceman di Spirit of St. Louis

Iceman in cotone kaki: dettaglio del cinturone
Iceman in cotone kaki by Spirit of St. Louis. Dettaglio del cinturino posteriore.
Iceman in cotone kaki: dettaglio del taschino

Più un capo è elaborato; tra pezzi che lo compongono e impunture per assemblarlo, più i costi aumentano.

  • Scalatura delle taglie: una volta che il prototipo è stato approvato, si procede alla scalatura delle taglie per adattare il design del pantalone alle diverse misure del corpo. Questa fase, viene svolta con l’uso di software appositi e prevede la creazione di un cartamodello per ogni taglia del pantalone. In questo modo ogni dimensione avrà le proporzioni giuste rispetto al modello originale.
  • Taglio dei tessuti: una volta che i cartamodelli sono stati creati, si procede alla produzione in serie del pantalone. Il tessuto scelto per il pantalone viene tagliato in base al modello disegnato. Questo può essere fatto a mano o con l’ausilio di macchine da taglio. I tessuti vengono tagliati in base ai cartamodelli. Il tagliatore crea una sorta di materasso sovrapponendo le pezze, ovvero i tessuti che andranno tagliati per ciascuna taglia. Procede poi al taglio con una macchina apposita che fa scorrere sul cartamodello apposto sopra al materasso.
  • Cucitura: i vari pezzi di tessuto vengono poi cuciti insieme per formare le gambe del pantalone. La cucitura può essere fatta a mano o con l’ausilio di una macchina da cucire.
  • Assemblaggio: una volta cuciti i pezzi, vengono assemblati per creare la forma del pantalone. In questa fase si uniscono le gambe, si inseriscono le tasche e si cuciscono le cerniere o i bottoni.
  • Rifiniture: il pantalone viene quindi rifinito, ossia si tagliano le parti in eccesso, si ribaltano le cuciture e si applicano eventuali orli.
  • Controllo della qualità: dopo la produzione in serie, il pantalone viene sottoposto a un controllo della qualità per garantire che ogni esemplare sia perfettamente realizzato e abbia la giusta vestibilità.
  • Lavaggio: infine, il pantalone viene lavato per rimuovere eventuali residui di produzione e per conferirgli la giusta morbidezza e vestibilità. Spirit of St. Louis fa questo passaggio solo quando un tessuto cala e ci occorre portarlo alla taglia corretta.
    Non lo facciamo perché volgiamo preservare il tessuto originale.
  • Stiro: una volta asciugato, il pantalone viene stirato per rimuovere eventuali pieghe e dare una migliore forma e presentazione.

Lo sdifettamento

Durante la realizzazione di una collezione di moda è importante il processo di quello che in gergo si chiama sdifettamento.

La correzione degli errori, della vestibilità, delle forme e dei difetti è continua e procede durante tutte le fasi appena descritte.
Lo sdifettamento consente di raggiungere il massimo grado di perfezione possibile.

Le fasi dello sdifettamento

Il processo di sdifettamento è una fase importante del processo di produzione di un pantalone per garantire la qualità e l’uniformità dei modelli prodotti agli standard qualitatitivi prefissati. Di seguito sono elencate le fasi di sdifettamento:

  • Ispezione dei tessuti: prima di procedere al taglio dei tessuti, è importante controllare la qualità dei materiali utilizzati. Viene quindi effettuata un’ispezione dei tessuti per individuare eventuali difetti come macchie, segni di usura, deformazioni o difetti di colore.

  • Controllo dei cartamodelli: dopo aver disegnato i cartamodelli, è importante effettuare un controllo accurato per verificare che le proporzioni siano corrette e che non ci siano errori o difetti. Questo passaggio aiuta a prevenire eventuali problemi durante la produzione.

  • Sdifettamento del fit: una volta realizzata la prima serie di capi si procede allo sdifettamento delle forme, dei volumi, della vestibilità, facendo indossare i capi a modelli o modelle che abbiano le forme e le misure ideali.

  • Ispezione delle cuciture: durante il processo di produzione, è importante controllare regolarmente la qualità delle cuciture per individuare eventuali problemi come cuciture irregolari, mancate cuciture o cuciture troppo deboli.

  • Ispezione del prodotto finito: dopo la produzione, ogni pantalone viene sottoposto a un controllo della qualità per garantire che sia stato realizzato correttamente e che non ci siano difetti come cuciture mancanti, tasche deformate, orli sbagliati o bottoni mal posizionati.

  • Sdifettamento: se durante l’ispezione del prodotto finito si individuano dei difetti, questi vengono corretti tramite il processo di sdifettamento. Questo prevede la rimozione delle parti difettose, come una cucitura sbagliata o un tessuto danneggiato, e la riparazione o la sostituzione di tali parti.

In generale, il processo di sdifettamento è essenziale per garantire che ogni pantalone prodotto sia di alta qualità e libero da difetti.

Il dettaglio della tasca frontale di Iceman, il blue jeans best seller di Spirit of St. Louis

Ovviamente più un capo è complesso ed elaborato o ricco di dettagli e più ciascuna fase è lunga e laboriosa.

Dato che a ciascuna fase lavorano una o più professionisti dotati di strumentazioni professionali, che ciascuno di questi professionisti percepisce un reddito e che ad ogni passaggio c’è il carico fiscale, è facile comprendere come un capo d’abbigliamento non possa mai essere proposto a basso costo o addirittura sottocosto.

I ricarichi del negoziante

Ciascun negoziante, distributore o punto vendita applica dei ricavi su ciascun prodotto. Senza non farebbe profitti.
Per fare un esempio, il negoziante può applicare ricarichi che arrivano a 2,8 volte.
Vale a dire che se il negoziante acquista il capo da un distributore supponiamo a 100 euro, lo esporrà in vetrina ad un prezzo di 280€.

Andando a ritroso, anche il distributore applicherà un ricarico sul suo fornitore, che presumibilmente è il brand.
L’azienda che detiene il brand applica dei ricarichi sui capi prodotti dai lavoratori.

Se stai acquistando a basso costo chi sta pagando il prezzo più alto?

È chiaro quindi che chi pratica prezzi finali molto bassi sta scaricando i costi sulla qualità delle materie prime e sulla manodopera.


Ecco perché un pantalone di qualità prodotto in Italia da artigiani locali non è comparabile con un prodotto della grande distribuzione o con qualsiasi capo di prezzo inferiori ai 100€.

Pensaci quando devi valutare il prezzo di una merce; in particolare se si tratta di un capo di abbigliamento.

E se è il capo artigianale ad essere a basso costo?

Dato che Spirit of St. Louis sin dalla nascita è un progetto concepito per creare valore e per valorizzare la qualità delle persone che ci circondano, anche noi ci chiediamo come faccia un capo artigianale a costare quanto un capo usato o come uno da grande distribuzione.

La risposta non è facile.
A parte i costi del tessuto che incidono molto, il resto ricade sulla scelta degli accessori e sulla manodopera.

Un tessuto di qualità costa. Come aggirare i costi di produzione?

Uno dei dettagli che dobbiamo tenere d’occhio sono le lavorazioni interne.
Probabilmente il capo è stato confezionato in modo spartano oppure il capo presenta pochi particolari.

Il sospetto è che l’artigiano stia lavorando senza guadagnarci. Perché è chiaro che le tasse sulla filiera che lo precede e sui suoi affari le dovrà pagare.
Libero di farlo ma quale sarebbe lo scopo di mettersi in competizione con i cinesi o comunque con la produzione industriale senza averne le caratteristiche e soprattutto la clientela?

Ci sta vendendo davvero un prodotto artigianale?
E la qualità?

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