All’interno della collezione PE-2020 abbiamo inserito anche il denim giapponese nella nuovissima linea Japan di Spirit of St. Louis.
È nata per dare ai nostri affezionati dei capi inimitabili e ancora più esclusivi. Una bellezza per gli occhi e per l’anima.
Essendo prodotto dalla prestigiosa KUROKI® Il tessuto utilizzato è di elevata qualità e di grande valore.
Abbiamo scelto accuratamente il denim più in sintonia con la nostra filosofia ed abbiamo creato un prodotto originale e di elevata artigianalità italiana, realizzato, come sempre al 100% da manodopera italiana locale.
Le origini del colore indaco,
una tradizione giapponese millenaria
Pochi lo sanno ma l’origine del colore indaco si ha in Giappone. Il culto del colore indaco nasce intorno al X secolo a Tokushima, sull’isola meridionale dello Shikoku, e qui tutt’oggi viene prodotto in gran parte.
Il colore indaco entrerà via via nella cultura giapponese, tanto da diventare un colore ricorrente nella pittura, nella ceramica, eccetera sino ai tessuti.
Viene estratto dalle foglie secche dell’omonima pianta.
Una volta raccolte, queste vengono lasciate macerare per tre o quattromesi in acqua e successivamente mescolate alla cenere.

Ancora oggi la città Tokushima è il centro nevralgico della produzione di questo colore che numerosi tintori utilizzano per tingere tessuti, in particolare il denim, stando particolarmente concentrati sul fiume Shinmachi che attraversa il centro della città.
Nel resto del mondo la tinta color indaco viene creata chimicamente con una combinazione tra benzene, formaldeide e acido cianidrico, che non spiccano per essere salutari.
Il primo ad utilizzare il colore indaco sui jeans (capo inventato nel 1871 da Jacob Davis) fu Levi Strauss (che assieme al predetto lo brevettò 1873).
Strauss aveva approfittato della massiccia migrazione, dovuta alla corsa all’oro, in California, per aprire nel 1853, una bottega di oggetti, attrezzi ed utensili necessari ai lavoratori.
Una volta accortosi che questi spesso erano alla ricerca di capi da lavoro che fossero resistenti, decise di produrne in quantità del tipo inventato da Jacob Davis e decise di tingerli con questo colore molto sbiadito.
Perché abbiamo scelto il denim giapponese?
Abbiamo deciso di utilizzare i tessuti giapponesi per una serie di motivi legati alla qualità e alla soddisfazione delle esigenze più difficili.
Pantaloni uomo in stile work, vintage. Qui il modello Iceman in blue jeans. USA, epoca 1880-1920
Spesso utilizzato nell’alta moda; ne fanno ampio uso marchi come Louis Vuitton, Gucci, ma anche Diesel, ecc. il denim giapponese gode di un’ottima reputazione tra i fan del denim, soprattutto per il fatto che è considerata più una forma d’arte che un tessuto tradizionale.
SCOPRI I NOSTRI CAPI IN DENIM A FINE ARTICOLO
La linea Japan di Spirit of St. Louis è nata per importare dal Giappone il colore e la qualità che non sbiadiscono mai.
I nostri sono tessuti, che non stingono, che aumentano il comfort pur primeggiando in resistenza e durata.
Abbiamo pensato al Giappone perché i filati sono resistenti ed i colori originali e brillanti che non sbiadiscono mai.
La linea Japan di Spirit of St. Louis si inserisce nella collezione PE-2020 con i due modelli che abbiamo ritenuto capaci di esaltare le caratteristiche del denim giapponese: Cinquetasche e Iceman.
Vergato da impunture in filo greggio, non colorato, il jeans giapponese che abbiamo scelto si sposa perfettamente con l’idea di creare un outfit fuori dal comune e lontano dagli stereotipi.
Un omaggio agli appassionati
del boogie-woogie e del rock’n’roll
Gli hoppers, si sa, non amano molto il denim, considerato troppo moderno e appannaggio di stili di musica e di danza fra i fifties e i sixties o comunque più movimentati.
Gli appassionati del boogie-woogie e del rock’n’roll invece apprezzeranno in modo particolare il nostro Cinquetasche nella versione denim; vero e proprio emblema dei 1950’s e dei 1960’s.
Vi sembrerà di essere tornati agli happy days, tanto questo capo riesce a tornare alle origini.
Indossato con ampi risvolti alle caviglie, impreziositi dal denim giapponese che gli abbiamo donato, diventerà un immancabile must per tutti gli appassionati del genere.
Lavaggio a secco o in acqua?
Come sappiamo bene qualsiasi tessuto, una volta lavato in acqua, a meno che non sia pre trattato, cambia volto.
Non solo, ma oltre al colore e alla mano, il tessuto può produrre dei cali in lunghezza o in vita.
Benché il consiglio che danno gli esperti sia quello di lavare i jeans a mano, noi consigliamo di valutare il lavaggio a secco.
Tuttavia il jeans giapponese, appositamente selezionato per la nostra linea Japan, non darà vita a modifche sulla taglia anche se lavato in acqua calda fino ai canonici 30°.
Cambierà il colore, come per qualsiasi tessuto non pre trattato.
In questo caso il blu si fa più intenso e profondo.
Ma comunque mantiene una elevata gradevolezza, proprio perché di qualità superiore.
In questo articolo, dal titolo: Lavare a secco, in lavatrice o…? Come conservare a lungo i nostri jeans. Abbiamo spiegato in modo approfondito qual è la soluzione ideale.
Lasciamo la scelta al cliente, convinti che saprà interpretare su di sé anche questo capo.
Abbiamo selezionato il nostro tessuto scegliendo i migliori importatori.
La linea Japan di Spirit of St.Luois garantisce la migliore qualità e punta al massimo.
Tutti i tessuti giapponesi provengono da aziende certificate secondo le più recenti normative in tema di impatto ambientale.
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Vediamo caso per caso cosa conviene fare; ecco tutto quello che c’è da ssapere per non sbagliarsi mai.
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