Come tutte le famiglie anche la musica ha il suo albero genealogico. Ne esistono di vari livelli che vanno da quello completo, fino ad arrivare alle varie ramificazioni.
Esiste anche una mappa che comprende tutti i generi musicali esistenti, come Every noise at once (letteralmente: ogni rumore in una volta), cioè quella realizzata da Glenn McDonald, un ingegnere che ha utilizzato Spotify per generare una mappa talmente vasta da includere generi musicali che ai più risulteranno perfino sconosciuti.
Ma Spirit of St. Louis, brand nella moda in stile vintage affezionato ai primi decenni del Novecento americano, ha voluto focalizzarsi sulle derivazioni del Jazz.
Dove e quando nasce il Jazz?
Il Jazz nasce nei quartieri poveri di New Orleans, dove dalle bande che suonano Ragtime si trasferisce nelle strade, mutando il Ragtime nel Dixieland; e poi nei locali di Chicago e poi New York.
Il Jazz si basa sul ritmo degli afroamericani che fuso al talento di alcuni immigrati italiani, porta in America e poi, successivamente in Europa, un nuovo genere musicale che diventerà il più popolare per molti decenni.
Ma tutto subisce influenze ancora più ancestrali: in particolare dalla musica Folk. Durante il periodo di questa fusione, il capo di abbigliamento più presente far le masse popolari, è il calzone in cotone o in blue jeans. È infatti nei generi musicali del 1800 il Jazz affonda le sue radici primordiali; un periodo ben identificato nel pantalone del pioniere prima e dell’operaio dopo come Iceman in denim. Qui le classi più povere mischiano per strada generi e culture musicali di provenienza europea: irlandese, inglese e gallese, con quelli di importazione africana, ereditati dagli schiavi.
L’albero genealogico dello swing
Lo swing rientra nell’albero genealogico del Jazz, che ci è particolarmente caro perché ha origini umili. Nasce infatti nei bassifondi popolati dai neri americani, quindi ha le stesse origini dei capi che realizziamo ispirandoci proprio all’abbigliamento classi più povere, operaie della golden era.
La stessa dello swing, appunto.
Parallelamente all’albero genealogico del Jazz tenteremo di creare un parallelo con i generi di ballo che sono scaturiti dai vari stili musicali, fino ad arrivare al Lindy Hop e al Boogie-Woogie.
L'ALBERO GENEALOGICO DEL JAZZ E DEI GENERI DI BALLO AD ESSO CONNESSI

Qui risulta che il Jazz abbia una matrice afro-americane ma anche derivante dalla musica classica europea (che successivamente, con Debussy, Dvorak ed altri risulterà influenzata dal Ragtime), ma anche da Ragtime per tramite del suo erede: il Dixieland.
Il Jazz andrà a generare lo Swing, mentre i balli Jazz; il Charleston in testa, si evolveranno nel Lindy Hop.
In questo ambito è utile fare notare come l’abbigliamento più adatto venga rappresentato certamente dal Lindy hop in versione color kaki e blu, dal Rough e dall’Iceman cotoniero e in gabardina color kaki, tipicamente adatti al ballo grazie alle loro forme ampie e comode.
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Gli anni Cinquanta
Solo più tardi, come sappiamo bene, arriverà il Rock’n’Roll e con esso il ritorno dei blue jeans. Siamo degli anni ’50 e il pantalone certamente più adatto sia per ballare il Boogie-Woogie, sia per vestire Rockabilly è sicuramente il classico Cinque Tasche nella nostra versione in pregiato denim giapponese.
Quali sono i pantaloni più adatti ai balli swing?
Eccoli:
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