Quali sono i pantaloni da uomo in stile vintage (anni ’20, ’40) giusti per i generi swing, rockabilly, hipster e heritage?

caratteristiche e vantaggi dell'abbigliamento in stile vintage: pantaloni retrò, blue jeans
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Sia che sia un appassionato del genere swing o del rockabilly, sia che ami lo stile hipster o heritage, chi va alla ricerca di pantaloni in stile vintage (che può significare un pantalone classico, un blue jeans anni ’40-’50 oppure un pantalone da uomo anni ’20-’40), il più delle volte è alla ricerca di uno stile che lo contraddistingua.

In realtà il vestire vintage nello stile della prima metà del Novecento custodisce molti più valori del semplice aspetto estetico e al contempo è fatto di molteplici dettagli che non sfuggono all’esperto e al vero appassionato.
Non solo stile quindi, ma corretta scelta dei tessuti, dei colori, delle finiture, della qualità.

Nulla viene lasciato al caso dal vero appassionato dello stile vintage.

Anche se la produzione di massa ne conserva solamente l’aspetto esteriore, esiste la possibilità di individuare il pantalone più adatto tra le mille possibilità, il più delle volte nel mercato dell’usato e sempre più diffusamente tra i produttori indipendenti che tengono viva la tradizione dell’abbigliamento in stile retrò della prima metà del Novecento.

Il problema principale è saperne valutarne la qualità.
Specialmente quando acquistiamo online è davvero difficile capire se stiamo scegliendo il capo giusto, perché è molto complicato valutare i dettagli più importanti, come le cuciture, la “mano” del tessuto, la resistenza del tessuto ai lavaggi e all’uso e così via.

Il vero abbigliamento in stile vintage si contraddistingue per alcune caratteristiche sia stilistiche che prettamente tecniche che ruotano tutte attorno alla qualità dei materiali, alla vestibilità e ai dettagli della costruzione.

Da questi dipende la durata del capo, la fedeltà ai canoni dell’epoca e la comodità.
In altre parole da queste poche ma importanti caratteristiche dipende il suo valore.

Per rispondere alla domanda, quali sono i pantaloni da uomo in stile vintage giusti, bisogna anzitutto considerare di quale contesto stiamo parlando.

Di che nicchia stiamo parlando: rockabilly, heritage, hipster, swing?

Sia che scegliamo un vestito retrò per l’aspetto, senza curarci della qualità, sia che vogliamo entrambi le cose, di solito ci soffermiamo sull’aspetto, ovvero il design.

Il più delle volte mettiamo in secondo piano la qualità del tessuto.

Infine guardiamo la fattura, ovvero i materiali e come sono stati assemblati.

Anche se dobbiamo ammettere che siamo sempre tentati di vedere queste tre caratteristiche nell’ordine appena elencato; il vero abbigliamento in stile vintage andrebbe letto all’incontrario.

Prima di addentrarci nei dettagli, scorriamo le epoche più rilevati dello stile vintage, partendo dagli anni 20: quelli del grande Gatsby, dei lustrini e dell’eleganza dei flap; gli anni del boom economico degli 50: gli happy days del rock’n’roll; di Marlon Brando e di James Dean e l’iconico stile rockabilly; e infine gli anni 60 che ha la sua icona in Audrey Hepburn.

Da ciascuna epoca oggi gli amanti del vestire vintage pescano gli elementi più adatti al proprio stile.
Ciascuna delle categorie di appassionati ha caratteristiche diverse per gusti, abbinamenti, temporalità ed esigenze di uso anche molto differenti tra loro.

I veri appassionati cercano capi di alta qualità, autentici e ben conservati oppure il “remade” top quality; cioè repliche fedeli all’originale capaci di imitare se non addirittura superare le qualità dei capi dell’epoca.

Heritage: cerca un pantalone retrò ma raffinato, un omaggio al passato

L’estetica heritage richiama la nostalgia. Talvolta il capo raffinato in stile work. In questo senso valorizza la qualità, l’artigianalità e la storia di capi d’abbigliamento vintage.

Se sei un intenditore dell’heritage apprezzi certamente l’autenticità dei capi di un’epoca passata. Ecco perché l’heritage non scende a compromessi con le imitazioni o i semplici richiami al passato.

Rockabilly: uno stile rivoluzionario; ama il blue jeans di qualità

Lo stile rockabilly incarna l’energia ribelle degli anni ’50 a ritmo di boogie-woogie, le pin-up, la brillantina, il blue jeans e ispirazioni musicali. Il rockabilly è  fusione di moda e cultura dirompenti.

Il rockabilly si distingue soprattutto per lo stile iconico, schietto e ben definito. Per le auto e le motociclette rombanti e sgargianti come il look senza compromessi

Balli swing: ritmo ed eleganza, ricerca il pantalone vintage originale oppure un remade di qualità

Gli appassionati di balli swing, come il lindy hop, balboa e shag, trovano nell’estetica vintage il motore, l’energia, l’eleganza e la gioia del ritmo. Questi balli jazz sono il ritratto in movimento della musica e delle danze dell’epoca tra gli anni ’20 e i ’40 e si legano all’entusiasmo di un’era nata dalle ceneri della grande depressione e proiettata verso la gioia.

L’appassionato di swing è alla ricerca di indumenti comodi e appropriati per ballare, ispirati al periodo d’oro del jazz. Preferisce la vestibilità over che consente di muoversi in modo spigliato e arioso.


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Anche lui preferisce abbigliamento vintage autentico o repliche fedeli a epoche generalmente tra gli anni ’20 e i ’40 appunto. Il pantalone più tipico è quello classico italiano in fresco di lana; ma l’ideale in questo caso è scegliere un pantalone americano a gamba larga, di quelli che si trovano a questa pagina.

Hipster: la fuga dai trend dominanti, mischia il pantalone d’antan ad elementi contemporanei

La cultura “hipster” può essere inquadrata come una categoria a sé all’interno degli stili del passato. Benché attinga a elementi vintage e retrò, la cultura hipster è spesso caratterizzata da una miscela di influenze provenienti da diverse epoche, generi musicali, mode e stili di vita alternativi. 

Vintage sì, ma senza una precisa collocazione in una delle precedenti culture. Diciamo che da ciascuna attinge ciò che meglio si combina ad elementi contemporanei come una t-shirt, un accessorio, un cappellino, una cintura…

Ecco che l’hipster può cercare contemporaneamente capi vintage reinventati e reinterpretati in modo unico oppure repliche combinate ad elementi di rottura come: magliette oversize, felpe con cappuccio, camicie a quadri, e occhiali da vista non correttivi.

Abiti sartoriali si mischiano ad elementi, indie e moderni, zaini in stile vintage, e scarpe da ginnastica retrò o stivaletti, giacche o pantaloni derivati dal mondo militare (vedi esempio) .

Se sei un intenditore dello stile hipster sei abituato a dire assolutamente no a falsificazioni e  scimmiottamenti tipici della grande distribuzione o della moda main stream.

La chiave è creare un look unico e personale che rifletta il tuo gusto eclettico e la tua visione alternativa dello stile e della contemporaneità.

Che cos’hanno in comune questi stili?

Se abbiamo ben capito, ciascuno stile va alla ricerca del capo più in sintonia con un’epoca diversa. Ciò che li accomuna è una paziente ricerca del capo “giusto”; ma com’è fatto il pantalone vintage ideale?

Proviamo a capirlo rispondendo a queste semplici domande:

  • Che aspetto hanno?
  • Che tipo di tessuto dobbiamo preferire?
  • Come va indossato?
  • Come dev’essere confezionato?
  • Quali colori sono i più adatti?

Scopriamo come dev’essere fatto l’abbigliamento in stile vintage

Gli anni ‘40, rappresentano un decennio di transizione iniziato con la grande crisi del ’29.
Sono stati sì la golden era dello swing, ma sono anche e soprattutto il decennio della Seconda Guerra Mondiale.
Come ogni conflitto su vasta scala, anche questo rappresentò un momento tragico, ma pieno di cambiamenti.
I principali cambiamenti sociali si hanno quando i popoli devono adattarsi e in questo la guerra offre molti modi di farlo.
Innanzitutto la macchina produttiva americana era rivolta al sostegno dello sforzo bellico, motivo per cui le risorse erano destinate principalmente al fronte. È in questo periodo che viene inventato il nylon; una fibra sintetica estremamente duttile e resistente con cui si fabbricano i paracadute.

Il nylon entrerà nell’uso comune solo dopo la guerra, dopo essersi resi conto quanto fosse stato duro il razionamento dei tessuti destinato all’abbigliamento civile per destinarlo all’uso militare.

A causa dei razionamenti gli americani dovettero accontentarsi di un guardaroba decisamente risicato che, per necessità, si doveva adattare a tutte le funzioni che andavano dal lavoro agli svaghi.
Il comune denominatore era l’ampiezza dei pantaloni. I pantaloni abbondanti, a gamba larga degli anni ’40 erano comodi per lavorare e consentivano di muoversi liberamente nel ballo.

Inutile dire che i tessuti impiegati erano piuttosto modesti. E chi non poteva permettersi un pantalone nuovo si faceva andare bene anche la salopette oppure si arrangiava con un paio di bretelle.

Come dev’essere fatto il pantalone vintage?

1) Il tessuto dei pantaloni di un tempo

Il tessuto è di cotone. Come detto poco sopra, il nylon non era in uso per l’abbigliamento, men che meno in quello civile, ragion per cui il vero pantalone da uomo in stile vintage non può essere in poliestere o nylon e nemmeno misto, men che meno con elastan!

Mentre l’abbigliamento vintage swing predilige il gabardine, gli altri stili: l’hipster, il rockabilly e l’heritage ricercano particolarmente il denim, come i due blue jeans qui sotto.

Il blue jeans in stile vintage remade tipico dagli anni ’50

Il blue jeans da lavoro in stile vintage anni ’20-’30

2) La confezione del pantalone di una volta

Il pantalone vintage si distingue per la resistenza ai lavaggi e all’usura. Per questo un aspetto importante sono le cuciture.
Il filo dev’essere robusto e le impunture sulla gamba devono almeno essere doppie, se non addirittura triple come nel caso del nostro Iceman, il pantalone da lavoro in stile vintage.

3) La vestibilità: comoda, adatta al moto

Decisamente abbondante o, come si dice oggi: over. Il pantalone largo è un segno distintivo dell’epoca tra gli anni 20 e gli anni ’60.

4) I colori dei pantaloni in stile vintage

I colori dei pantaloni vintage preferiscono stare tra i pastello. Ai toni freddi è generalmente preferibile tutto lo spettro dei colori caldi con particolare attenzione per i beige, il color panna, anche il verde militare, ma soprattutto il color kaki.

Lindy Hop by Spirit of St. Louis Italia si ispira al pantalone gurkha che l'aviazione britannica adottò dal 1943 come divisa delle sue truppe e i suoi piloti.

5) La costruzione dei pantaloni di una volta

Chi non si accontenta del pantalone classico troverà certamente una infinità di varianti che si prestano all’uso delle bretelle con le asole che si attaccano ai bottoni in vita, fino ai cinturini in vita oppure sul dietro – che fanno molto vintage.

I pantaloni di una volta erano spesso dotati di piccoli accorgimenti che oggi danno un mero apporto estetico, ma che all’epoca fungevano da veri e propri gadget di uso quotidiano. Stiamo parlando di taschini, fibbie e asole di varia foggia in cui inserire un lapis (la penna a biro ancora non esisteva) o attrezzi da lavoro.

Lindy Hop 100% cotton gabardine gurkha pants by Spirit of St. Louis
Iceman in blue jeans giapponese di qualità - Spirit of St. louis
Pantalone uomo Iceman in blue jeans. USA, epoca 1880-1920

6) Le fantasie e le righe; una caratteristica dei pantaloni demodé

Tra le fantasie ci si può sbizzarrire; ma se le losanghe sono preferibili sulla polo, il pantalone da uomo in stile vintage si sposa certamente con la riga.

Lindy Hop di Spirit of St. Louis summer edition
Modello Iceman di Spirit of St. Louis con ampio risvolto

Se l’hipster e l’heritage non dovessero accontentarsi, probabilmente preferiranno la spina di pesce. Più affine all’outfit contemporaneo ma sempre in stile vintage.

Trama, texture pantalone uomo Gurgkha (Lindy Hop) Spirit of St. Louis
Iceman dettaglio del cinturone posteriore e della tasca
trama a spina di pesce del tessuto Iceman pantalone uomo 100% cotone
Iceman pantalone uomo stile retrò 100% cotone in spina bianco e nero by Spirit of St. Louis
Iceman pantalone uomo 100% cotone by Spirit of St. Louis - Iceman trousers cotton

Ecco che, per concludere, l’abbigliamento in stile vintage offre molte opzioni, ma la qualità e l’autenticità dovrebbero sempre essere prioritari. La tua scelta di pantaloni da uomo in stile vintage dovrebbe riflettere il tuo stile e le tue esigenze specifiche, mantenendo viva la tradizione e l’unicità di ogni epoca passata.
Laddove non saremo in grado di trovare l’originale, sappiamo che esistono brand emergenti capaci di coniugare qualità e tradizione in capi assolutamente fedeli allo stile d’antan, ma di qualità persino superiore all’originale.
Il fatto a mano, l’economia circolare, la produzione a km0 o comunque a filiera corta, ma a prezzi ragionevoli, oggi tornano a disposizione come alternativa alla fast fashion e alla produzione a basso prezzo (ma a costi sociali e ecologici elevati) di importazione.
Occorre saperne approfittare.

Com’è il tuo pantalone da uomo vintage ideale?

Hai trovato qualche suggerimento utile in questo articolo?

Ti sei riconosciuto in una di queste nicchie di appassionati? Magari balli il lindy hop, o il boogie… Vesti vintage? Sei alla ricerca di un pantalone in stile retrò? lascia un commento con le tue ispirazioni e i tuoi gusti in fatto di moda vintage.

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