Come nasce una collezione di moda 100% made in Italy – parte 1

Lindy hop come si crea una collezione heritage workwear
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Charles Lindbergh

Come nasce una collezione di moda? La creazione di una collezione può comportare mesi di lavoro; dai 4 ai 6, andando a coinvolgere numerose figure professionali con le più disparate competenze.

Ecco tutti i passaggi che noi di Spirit of St. Louis mettiamo in fila per produrre artigianalmente i nostri capi in stile retrò.

Ogni collezione di moda, in fondo, non è altro che una storia che si ispira al passato e le aggiunge un nuovo personalissimo capitolo che contribuisce a renderla eterna.

La storia dell’abbigliamento workwear ha radici profonde. Ma quello che Spirit of St. Louis vuole raccontare, è come crea le proprie collezioni heritage.

La creazione di una collezione di moda si compone di molte fasi che possiamo riassumere in pochi passaggi:

  1. Ricerca
  2. Individuazione del mood
  3. L’idea del capo finale
  4. Ricerca dei tessuti
  5. Creazione della cartella colori
  6. Schizzo e design dei capi
  7. Realizzazione dei prototipi
  8. Posizionamento sulle pezze e taglio
  9. Fasson

Vediamo ciascuna fase nello specifico.

Fase 1, la ricerca storica

Quando sentiamo parlare di heritage, abbiamo come riferimento tutto quel mondo del passato che ritorna alla luce sotto le sembianze di capi, oggetti e quant’altro, riesca a recuperare lo stile di epoche precedenti rivisitato in chiave attuale.

Il primo esempio che può venirci in mente sono i pantaloni  cargo, tornati prepotentemente in voga tra i giovanissimi.
Tuttavia l’heritage è molto di più che un tipo di capo riproposto con i dovuti adeguamenti alla moda.
Significa piuttosto recuperare de facto uno stile del passato e riproporlo con un design adeguato all’uso odierno, senza snaturarlo per adattarlo alla moda.
Insomma è uno stile che resta fedele a sé stesso, facendo, se mai, tendenza a sua volta.

Iceman

Come nasce una collezione di moda Spirit of St. Louis - la ricerca

Come nasce una collezione di moda Spirit of St. Louis - la ricerca

Come nasce una collezione di moda Spirit of St. Louis - la ricerca

Come nasce una collezione di moda Spirit of St. Louis - la ricerca

L’esempio più immediato in questo senso è sicuramente il nostro Iceman che si prende la scena riproponendo un pantalone risalente al 1887 (leggi la sua storia) oggi attualissimo perché riesce a rincontrare i gusti odierni.

Non a caso, benché sia un capo pensato per gli over 45, è molto ammirato anche dai molto giovani, sino addirittura dai teenagers. Il motivo va ricercato nel contrasto delle impunture sul denim; sulle cuciture a tre aghi sul fianco esterno e negli ampi tastoni disegnati che contribuiscono a conferire al capo una certa personalità. Chissà, forse lo stesso fascino che il panda cargo ha su di loro.

Iceman - pantalone uomo work vintage - in denim giapponese - Spirit of St. Louis
Iceman by Spirit of St. Louis denim.

 

Una fonte interessante è sicuramente Vintagedancer.com che vi invita ad iscrivervi alla newsletter settimanale attraverso cui, a seconda del genere e del periodo prescelto, vi invierà articoli dettagliati sia per quanto riguarda lo stile, che i colori. In questo sito, specialmente attraverso la newsletter troveremo spunti di ricerca che partono dai primissimi anni del ‘900 e anche prima. Sono inclusi numerosi oggetti acquistabili online, ma sin questo caso si tratta di suggerimenti per costruire un proprio look il più possibile attendibile; non certo per fare ricerca partendo dai capi suggeriti, dato che la quasi totalità è tratta da Amazon la cui credibilità in termini di fedeltà agli originali è piuttosto dubbia.

Come nasce una collezione workwear

Oggi l’abbigliamento workwear si accosta almeno in parte allo stile militare, ed è in questo punto di incontro che dà vita a molte delle nostre creazioni.
Ma facciamo un passo indietro… si parlava di storie. 

Fase 2, il mood

La nostra storia prende il volo il 20 maggio 1927 a bordo di un piccolo aereo ad elica che sarà in grado di compiere un’impresa che rimarrà negli annali dell’areonautica. A bordo un, sino a quel giorno, anonimo pilota postale statunitense in grado di unire, con un solo balzo, America ed Europa in quello che è semplicemente il primo volo transoceanico in solitaria della storia.


Ecco la principale fonte da dove prendiamo il mood, cioè l’ispirazione per creare i nostri capi workwear style.

Anzi, addirittura il nostro nome e il nostro marchio.


Quando parliamo di mood intendiamo la raccolta di elementi: immagini di capi, di oggetti, di scene, ma anche film, colori, ecc. accomunati dallo stesso tema.
In questo caso, dato che parliamo di stile militare e di aviazione dell’epoca tra gli anni Venti e gli anni Quaranta, per individuare il mood dovremo ricercare immagini di repertorio di quest’epoca che ci aiutino a creare un archivio focalizzato sul tipo di stile, sul design degli oggetti, sulla musica, le automobili, gli accessori di moda, il mobilio, l’oggettistica di uso comune, sulle tendenze di quest’epoca.

Una ulteriore fonte di ispirazione potrebbero essere collezioni, oggetti e simili che costituiscono una rivisitazione già fatta da altri, attraverso la quale stabilire se si confà al nostro obiettivo oppure addirittura deve essere un riferimento da cui tenersi a distanza.

Attraverso il mood riusciremo quindi a calarci (e poi a trasmetterne il gusto al cliente finale) nel clima di quell’epoca.
Sapendo immedesimarci grazie al mood ricaveremo ispirazioni, ma anche elementi oggettivi, che contribuiranno a realizzare una collezione adatta a interpretare in maniera fedele e credibile un’epoca o una parentesi storica e stilistica particolare.
Questo a maggior ragione se stiamo cercando di replicare alla perfezione un capo, ma anche se intendiamo creare una collezione completamente nuova di pura ispirazione; dal gusto retrò.

Nel nostro caso si tratta della ricerca di un capo militare, legato all’aviazione, con specifiche caratteristiche di vestibilità e design.

La leggenda dell’aquila solitaria e dello Spirit of St Louis

Quell’aquila solitaria si chiama Charles Lindbergh, ma presto tutti gli americani prenderanno a chiamarlo con il diminutivo, Lindy e l’aereo con cui compirà la sua impresa è lo Spirit of St Louis.
Altrove, un altrettanto anonimo passeggero su una nave in rotta sull’Atlantico, prende parte alle celebrazioni di quel balzo che sta portando Lindy da New York a Parigi.

Spirit of St Louis dunque più che il nome di un aeroplanino, è un condensato di significati che valicano il confine con l’impresa di saltare da un continente ad un altro tra il 20 e il 21 maggio del 1927.

Charles Lindbergh e Spirit of St. Louis. The Intriguing Origins of Lindy Hop: Charles Lindbergh and its plane, Spirit of St. Louis

Piccolo estratto di mood

Ecco da dove nasce una collezione di moda: il mood…

Come nasce una collezione di moda: il mood
Come nasce una collezione di moda Spirit of St. Louis - il mood
Come nasce una collezione di moda Spirit of St. Louis
tavolo da lavoro
Come nasce una collezione di moda: il mood. The Intriguing Origins of Lindy Hop: the Savoy Ballroom.
come nasce una collezione - ricerca storica
1930s - ricerca - Come nasce una collezione di moda
Come nasce una collezione di moda - ricerca storica
tavolo da lavoro
Lavoratori e militari americani
mood
Come nasce una collezione di moda Spirit of St. Louis - la ricerca
mood
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Lindy hop 100% cotone
Lindy Hop Cotone Kaki - Gurkha pants con cinturino ad anelli - gurkha trousers
Lindy hop misto lino
Gurkha pants con cinturino ad anelli Lindy Hop Misto Cotone nei toni del blu - gurkha trousers linen blend

L’idea di chiamare con questo nome l’aereo venne agli impresari delle Ryan Airlinesche lo progettarono e lo costruirono.

Quando, al termine di quello che possiamo considerare un crowd funding ante litteram, furono contate le donazioni spontanee per il raggiungimento del budget per la sua costruzione, emerse che la città a contribuire maggiormente era stata Saint Louis (abbreviato St Louis) nel Missouri.

Venne così deciso di contraccambiare tanta generosità con il gemellaggio con l’impresa stessa.
Le celebrazioni per il raggiungimento della fatidica impresa diedero moto anche ai festeggiamenti più spontanei.

Per giorni e giorni a bordo di un transatlantico, che incrociava sull’oceano, si tributarono a Lindy gli onori del caso con feste e balli che ancora oggi si ricordano.

È così che, secondo la leggenda, su quel transatlantico George “Shorty” Snowden lanciò quel ballo che diverrà a sua volta un’istituzione e che tutti chiamiamo con lo stesso nome di quell’impresa transoceanica, il balzo di Lindbergh; Lindy Hop! 

Una storia di storie che si incrociano

Ed è a questo incrocio fra le due storie che si interseca anche la nostra, quella iniziata per dare agio, e comfort a chi del vestire bene, fuori dai canoni imposti, fa il proprio stile nel quotidiano, al lavoro, in città e nel tempo libero.

Libero di muoversi nello spazio come su quella pista da ballo, cullata dall’Atlantico, facevano scatenati i precursori di una nuova epoca che di lì a poco sorgerà dalle ceneri della più grande crisi finanziaria che l’America ricordi, di cui i bassifondi, da dove provenivano Shorty e gli altri, presto verranno ricoperti dalle ceneri.

Negli Stati Uniti d’America una replica di quell’aeroplano è stata costruita per ritentare la stessa impresa. Scoprilo il questo video.

L’idea di chiamare con questo nome l’aereo venne agli impresari delle Ryan Airlines che lo progettarono e lo costruirono.

Quando, al termine di quello che possiamo considerare un crowd funding ante litteram, furono contate le donazioni spontanee per il raggiungimento del budget per la sua costruzione, emerse che la città a contribuire maggiormente era stata Saint Louis (abbreviato St Louis) nel Missouri.

Venne così deciso di contraccambiare tanta generosità con il gemellaggio con l’impresa stessa.
Le celebrazioni per il raggiungimento della fatidica impresa diedero moto anche ai festeggiamenti più spontanei.

Per giorni e giorni a bordo di un transatlantico, che incrociava sull’oceano, si tributarono a Lindy gli onori del caso con feste e balli che ancora oggi si ricordano.

È così che, secondo la leggenda, su quel transatlantico George “Shorty” Snowden lanciò quel ballo che diverrà a sua volta un’istituzione e che tutti chiamiamo con lo stesso nome di quell’impresa transoceanica, il balzo di Lindbergh; Lindy Hop! 

Una storia di storie che si incrociano

Ed è a questo incrocio fra le due storie che si interseca anche la nostra, quella iniziata per dare agio, e comfort a chi del vestire bene, fuori dai canoni imposti, fa il proprio stile nel quotidiano, al lavoro, in città e nel tempo libero.

Libero di muoversi nello spazio come su quella pista da ballo, cullata dall’Atlantico, facevano scatenati i precursori di una nuova epoca che di lì a poco sorgerà dalle ceneri della più grande crisi finanziaria che l’America ricordi, di cui i bassifondi, da dove provenivano Shorty e gli altri, presto verranno ricoperti dalle ceneri.

Negli Stati Uniti d’America una replica di quell’aeroplano è stata costruita per ritentare la stessa impresa. Scoprilo il questo video.

truppe scozzesi nella seconda guerra mondiale ufficiali Gurkha italia
truppe scozzesi nella seconda guerra mondiale ufficiali Gurkha italia

Hai visto quanti elementi emergono da questa storia? È una storia affascinante che ci aiuta a creare il logo e in generale per raccontare il nostro brand. E poi chissà quanti elementi troveremo per creare il nostro mood andando a cercare tutte le parole chiave che abbiamo scritto in questo breve brano.

Una fonte di ricerca attendibile per noi è stato il film biografico sull’impresa di Lindbergh, intitolato Acquila solitaria. Il film, che ha come protagonista James Stewart ci fornisce precise indicazioni anche sugli abiti civili di più strati della società dell’epoca.

Un altro film che ha ispirato la nostra scelta di realizzare capi da lavoro e dell’uomo della strada è stato certamente Harlem Nights, con Eddy Murphy, Richard Pryor, Redd Foxx, Danny Aiello e Arsenio Hall.

Qui ci abbiamo trovato abiti sia del povero che del riccone frequentatore di night clubs. Per noi è stato veramente di grande ispirazione.


Hai visto quante ispirazioni ed elementi sia costruttivi che narrativi possono nascere dal mood?


Fase 3 l’idea del capo finale

La nostra ricerca ci ha condotto fino ad un pantalone con la chiusura in vita fatta con cinturini.
Si tratta del cosiddetto pantalone gurkha.
Dopo averne acquistato un campione ci rendiamo conto che un elemento che potrebbe essere migliorato è il cinturino.

L’elemento di cambiamento che intendiamo introdurre è un doppio anello al posto della classica cinghia. Il motivo è che il cinturino rende il capo scomodo da slacciare quando si ha fretta.

Com’è fatto il nostro pantalone gurkha.

Lindy Hop è il pantalone uomo fedele all’originale che veniva adottato dell’aeronautica britannica nel 1943 che Spirit of St. Louis ha rivisitato nella parte del cinturino, rendendolo più comodo e facile da usare.

In questo caso è comunque appropriato parlare di heritage e anche di workwear. Questo pantalone militare presenta una particolare caratteristica che sta nel suo cinturino.

Il nostro segreto è nell’averlo reinventato mettendo, al posto della classica fibbia, un passante scorsoio ad anelli.

Lindy Hop 100% cotone gabardine dettaglio del cinturino gurkha

Lindy hop pantalone gurkha di Spirit of St. Louis con cinturini in vita completamente ridisegnati con il nuovo cinturino ad anelli scorsoi

Il workwear style prende molte ispirazioni dal mondo militare

Lindy hop pantalone gurkha di Spirit of St. Louis con cinturini in vita completamente ridisegnati

L’idea che abbiamo avuto nel realizzare il nostro pantalone gurkha è che chi lo indossa debba sentirsi libero di muoversi con naturalezza in un nuovo spazio senza tempo, nel proprio modo di essere leggenda di sé stesso, a proprio agio nei panni dell’avventuriero di tutti i giorni, che non ha il bisogno di farsi notare ma che irradia personalità da ogni suo gesto.
Un segno indelebile, quello del sapore del vivere, che è rimasto tracciato, per alcuni di noi magari appena accennato o scarabocchiato, sul nostro modo di essere.

Un segno che ci portiamo addosso nella vita di tutti i giorni e che noi chiamiamo vivere swing!

Oggi vorremmo, a quasi cent’anni da quei giorni che lo Spirit of St Louis riprendesse il volo per unire milioni di hoppers sotto l’insegna di quei tempi andati eppure rimasti sempre con noi esattamente come quello spirito di avventura e di gioia che da quando ha contagiato l’uomo non ci ha mai veramente abbandonato.

Ognuno di noi è consapevole di vivere il balzo verso la propria meta di ogni giorno con lo stesso spirito di Charles Lindy. Ognuno a bordo dello Spirit of St Louis.

Ma di tutta questa storia dobbiamo ancora parlarti di quelli che secondo noi sono i veri protagonisti!

Tutte queste suggestioni scaturiscono dalle storie che emergono dal passato ogni volta che si indaga uno stile, un periodo storico, un personaggio o una cultura.
Ed ecco la seconda parte della ricerca che ci ha ispirati.

Dal mondo del lavoro manuale e la fatica, alla raffinatezza dell’abbigliamento per il quotidiano. Il workwear per la città e il tempo libero

Con lo stesso approccio abbiamo creato il nostro Rough, ovvero il pantalone heritage dell’autista degli anni Quaranta.

Una attenta rilettura delle immagini del tempo, di operai sospesi su una New York ancora lungi dal compiersi (essi artefici dimenticati della costruzione della capitale del mondo) tesa non a riciclarne iconograficamente i volti emaciati, bensì a svelare l’eroismo nei dettagli di un’epoca fatta di contrasti e sacrifici, ne restituisce una nuova interpretazione.

Durante le nostre ricerche in materia di stile workwear ci siamo concentrati sui dettagli ma ci siamo fatti suggestionare dai volti rimasti impressi in quelle immagini.

american worker suspended over New York

Operai in pausa durante l'erezione dell'Empire States Building di New York. Tipica ispirazione per le collezioni workwear style

Di tutto l’immaginario evocato da queste figure ci è sempre sfuggita la plasticità delle forme, dei volumi, dei pieni e dei vuoti che vestivano le persone più umili.


Rough in splendido cotone giapponese si ispira ai camionisti americani degli anni 40


Rough in splendido cotone giapponese, ad esempio si ispira ai camionisti americani degli anni 40

Rough 100% cotone giapponese
Rough, pantalone da lavoro in stile vintage americano, verde militare in cotone 100% - Spirit of St. Louis - truck driver trousers
Iceman 100% cotone gabardine
Iceman pantalone uomo in cotone kaki - Spirit of St. Louis

Coppia che balla in strada

Ecco che dagli starti sociali più bassi abbiamo voluto sollevare a livello di oggetto d’arte la forma dello stile che secondo noi è essenza stessa della perfezione.

Esso, sotto le spoglie, ora sgualcite e ricomposte per allungare la sopravvivenza del capo da lavoro, di quello che un tempo doveva essere stato un pantalone od un vestito nuovo, cela preziosi dettagli costruttivi che da umili diventano colti attraverso una rilettura, non epica, ma analitica che ci restituisce il disegno di indumenti robusti, solidi nella costruzione, pregiati nei tessuti – perché scelti per durare – e per questo nobili. Perché onesti e sinceri.

Iceman - blue jeans uomo Spirit of St. Louis in pregiato denim giapponese KUROKI - Spirit Luis pantaloni
La ricerca del dettaglio della costruzione del capo. Blue jeans Iceman by Spirit of St. Louis


Vi riproponiamo in modo provocatorio questa fotografia che, benché ormai susciti la repulsa che si deve a qualsiasi cosa che sia stata ridotta ad inflazionata merce d’arredo, vorremmo fosse guardata dal nostro punto di vista.

Operai in pausa durante l'erezione dell'Empire States Building di New York. Tipica ispirazione per le collezioni workwear style

Perché almeno a noi non sfugga, ancora una volta questo aspetto; quello dell’umana ricerca della perfezione, cioè della estrema utilità e durevolezza di un bene non di semplice sfizio, bensì necessario supporto al nostro benessere.

Funzionale agli usi a cui è destinato e per questo perfetto.

mood - Spirit of St. Louis


Fase 4, la scelta dei tessuti

Con l’identico spirito di questa storia scegliamo i migliori tessuti e li confezioniamo presso fidati e rinomati laboratori italiani, nel vicentino.

E prendiamo la stessa generosità dei cittadini di Saint Louis da una terra di moda di prestigio dove stanzia un indotto di competenze e professionalità che il mondo ci invidia. Solo così potevamo far entrare lo Spirit of St. Louis nella moda italiana.

I tessuti per essere adatti al nostro workwear style devono essere ben strutturati.
Preferiamo i canvas e tessuti robusti. Non necessariamente pesanti, ma che sappiano sostenere la struttura di un pantalone con personalità scolpito in forme ben definite.

Si tratta sempre e comunque di tessuti confortevoli. Comodi e piacevoli da indossare.
Questa è sia la difficoltà che la soluzione per un workwear che non sia di sola apparenza ma anche di grande sostanza.

La scelta dei tessuti fatta per creare la nostra collezione, si completa con un denim di qualità.
Scegliamo blue jeans che anche dopo il lavaggio conservi le qualità di robustezza e comfort originali.
Dai nostri test un denim come piace a noi è quello che sa conservare queste caratteristiche anche dopo anni di lavaggi in lavatrice.

Dove ci si rifornisce di tessuti? Ci sono più opzioni a seconda del tipo di collezione che si vuole realizzare. Per le piccole serie o i capi unici noi ci rivolgiamo a vecchie botteghe presso cui si possono trovare ancora scampoli pregiati. Se siamo fortunati troveremo pezze sufficienti a realizzare anche 5 o 6 capi.

Invece per le grandi serie occorre rivolgersi a studi di rappresentanza professionali oppure, a cavallo delle due soluzioni, ci sono gli stocchisti.
Qui bisognerà avere l’accortezza di controllare che le pezze non siano difettose, perché gli stocchisti generalmente fanno controlli superficiali (se li fanno) e quindi rischiamo di acquistare merce fallata, macchiata o segnata dalle cosiddette bastonature, ovvero delle spedìcie di pieghe che non vanno via nemmeno stirandole; segno di un difetto che si riverbererà anche sul capo finito, dando l’idea che il capo sia stropicciato, quindi in disordine.

Se vuoi continuare a scoprire come nasce una collezione di moda Spirit of St. Louis, leggi la seconda parte.

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